La riforma del matrimonio in Cina
La riforma del matrimonio fu una delle prime priorità della Repubblica popolare cinese nel 1949. Fino a quel momento, i matrimoni cinesi erano quasi tutti organizzati dalle famiglie o forzati, il concubinaggio era una pratica comune e le donne non potevano chiedere il divorzio.
Il 1 maggio 1950 fu promulgata la New Marriage Law, o Xin Hunyin Fa新 婚姻法. Personalmente elaborata da Mao Zedong, che notoriamente diceva che: "Le donne reggono metà del cielo", la legge fornì un registro civile per i matrimoni legali, innalzò l'età del matrimonio a 20 per i maschi e 18 per le femmine e stabilì che il matrimonio doveva essere reciprocamente consensuale.
Questa nuova legge aiutò a implementare la riforma agraria, in quanto mise fuori legge la pratica comune di vendere le contadine ai proprietari terrieri (a volte anche prima di entrare in pubertà). Il radicale cambiamento dalle tradizioni patriarcali esistenti richiedeva un sostegno costante dalle campagne di propaganda, con lo slogan ufficiale "Uomini e donne sono uguali; tutti valgono la pena. "
La nuova legge sul matrimonio fu sostituita dalla seconda legge sul matrimonio del 1980, che introdusse la politica del figlio unico e ordinò ai tribunali di favorire gli interessi di donne e bambini nella distribuzione della proprietà in caso di divorzio. Ulteriori aggiornamenti vi furono nel 1983 si legalizzava il matrimonio con stranieri e il matrimonio interrazziale.