Per contrastare la demagogia incentrata solo sugli irregolari, bisogna fare uno sforzo comune per togliere dall’angolo quelle centinaia di migliaia di nuovi italiani che producono Pil, idee, innovazione, aziende (le uniche in crescita) gestite da immigrati di prima generazione o seconda generazione. Parlare di sviluppo e mettere a terra i fatti è un modo costruttivo per favorire integrazione e coesione sociale.
Per questa ragione Nuove Radici ha organizzato domani, 2 luglio, un workshop con la presidenza delle Attività Produttive di Palazzo Marino, guidata da Laura Specchio.
A parlarne, fra gli altri, ci saranno Francesco Wu, imprenditore e consigliere di Confcommercio Milano per l’imprenditorialità straniera, Simohamed Kaabour docente di un liceo genovese e presidente del CoNNGI (il coordinamento nazionale delle nuove generazioni di italiani), Omar Sene, che lavora nel marketing fra Italia e Africa (socio fondatore dell’associazione di Nuove Radici) Cristina Piotti, giornalista italo-indiana che scrive di India per gli italiani e di Italia per gli indiani, Natasha Siassina, nata a San Pietroburgo e creatrice in Italia del brand di abbigliamento Tailor’s Art Revolution T- ART REV, Ruth Akutu Maccarthy di AFRO Fashion Week Milano, una piattaforma di nuovi stilisti emergenti. Ognuno di loro racconterà come stanno costruendo in vari settori quella che noi definiamo la visione del futuro.
Ecco il programma del workshop:
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