Corrida in salsa cinese
Sono i tori i protagonisti delle arene cinesi, e la corrida un rito che celebra lo spirito ed il coraggio indomabile del toro.
È questa l'opinione degli abitanti dello Yunnan, la regione della Cina Sudoccidentale dove la corrida ha resistito ai numerosi tentativi di soppressione e dove sta crescendo di popolarità.
Pur non esistendo una legge che li vieti espressamente, i combattimenti tra animali sono stati progressivamente abbandonati in Cina, ma non nello Yunnan, dove ha continuato ad essere un appuntamento immancabile durante le feste tradizionali e dove negli ultimi 40 anni ha ottenuto una popolarità ed un successo che ha superato i confini della regione.
Con lo sviluppo dell'area molti uomini d'affari locali hanno visto nello sport un motore di crescita economica ed hanno iniziato ad investirci, organizzando eventi a pagamento durante tutto l'anno ed aumentando il valore dei premi in palio, incentivando cosi la nascita di un ecosistema di attività collaterali.
Oggi lo sport è conosciuto al di fuori della regione, ed è oggetto di ammirazione da parte dei fan e di duri attacchi da parte degli animalisti. Alcune associazioni si sono attivate con il governo perché vieti in modo assoluto i combattimenti tra animali, che ritengono un abuso sugli animali e una pratica non più tollerabile in una società civile.
Gli attacchi hanno colpito anche gli allevatori dello Yunnan, che hanno ricevuto duri commenti sui loro profili social. Gli allevatori hanno replicato che i tornei sono sicuri per gli animali, sottolineando che i combattimenti durano non più di 6 minuti: un tempo che non stanca il toro, ma è sufficiente a celebrarne la forza e lo spirito.