In Cina cashless vietato ai criminali
Rivendere o noleggiare carte bancarie o SIM è illegale in Cina, e di recente il governo ha individuato una nuova pena per punire chi si macchia di questo crimine: l'esclusione dall'uso di pagamenti mobili e con carta di credito per cinque anni.
La pena rientra nella più generale tendenza del sistema giudiziario cinese di comminare ai colpevoli pene che causino disagio, ed è analoga con il divieto di usare servizi aerei o ferroviari ad alta velocità che colpisce chi ha avuto comportamenti disonesti come non pagare i salari, le bollette o i prestiti.
Nel caso in questione, obbligare all'uso dei contanti equivale a condannare all'esclusione sociale: l'uso dei pagamenti mobili infatti è diffusissimo in Cina e copre ogni aspetto della vita quotidiana, dal pagamento delle bollette all'acquisto dei biglietti dei trasporti pubblici, tanto che il governo è dovuto intervenire per ricordare alle aziende che è vietato non accettare contanti.
La notizia di questo nuovo genere di punizione è stato accolto con favore sulle piattaforme social, dove gli utenti hanno sottolineato come esso si adatti perfettamente alla natura dei crimini; non sono mancati tuttavia coloro che ne hanno criticato l'eccessiva durezza, dichiarando senza messi termini che vivere senza cashless è “una morte sociale”.