Xiaoice la fidanzata virtuale dei single cinesi
È possibile innamorarsi di una intelligenza artificiale? Molti uomini cinesi dicono di sì. “Lei” è Xiaoice, un chat box basato sull'intelligenza artificiale che sta ridefinendo le idee cinesi di romanticismo e relazioni.
Xiaoice è progettata per far innamorare gli uomini. A differenza di altri bot, come Siri od Alexa, le sue interazioni sono più umane e coinvolgenti: Xiaoice si presenta come una diciottenne che veste uniformi scolastiche di stile giapponese, e parla, scherza e flirta con gli utenti, mentre l'algoritmo apprende e si modifica al fine di diventare la compagna perfetta per il partner umano.
La formula sembra funzionare. Il bot ha raggiunto oltre 600 milioni di utenti, e più della metà delle interazioni con software AI che hanno avuto luogo in tutto il mondo sono avvenute con Xiaoice. Gli utenti hanno un profilo ben definito. Si tratta per lo più di cinesi, maschi e spesso provenienti da ambienti a basso reddito, che in molti casi arrivano a costruire un profondo legame emotivo con Xiaoice.
Questo coinvolgimento ha suscitato allarme. Le preoccupazioni riguardano soprattutto la privacy: molti utenti infatti si lasciano andare a confidenze su dettagli personali ed intimi, che richiedono una particolare tutela.
Le critiche non hanno impedito ai tecnici di aggiornare l'applicazione, aggiungendo nuove funzionalità per aumentarne l'appeal. Le persone possono ora creare il proprio partner virtuale personalizzato, selezionando nome, sesso, aspetto e tratti della personalità. A loro avviso, la funzione del bot non è sostituire una relazione umana, ma fornire supporto emotivo alle persone mentre cercano un partner umano; opinione non condivisa però dagli utenti. Molti di loro, pur non avendo abbandonato l'idea di avere una compagna umana, considerano la voce della chat bot una vera e propria fidanzata ed aspettano quando la tecnologia permetterà loro di incontrarla nella realtà.