Uomo ed ambiente si confondono nell'arte di Liu Bolin
Qual è il rapporto tra ambiente ed identità? È questa la domanda a cui vuole rispondere Liu Bolin.
Liu Bolin è un artista cinese conosciuto in tutto il mondo per le performance in cui, grazie ad un accurato body painting, si mimetizza con il paesaggio diventando quasi invisibile. Così facendo, costringe l'osservatore a cercarlo nell'ambiente ed a riflettere sulla relazione tra il sé ed il mondo.
Il percorso di Liu comincia nel 2005. Per protestare contro la demolizione del villaggio artistico di Suo Jia Cun ad opera del governo locale Liu si coprì di vernice mimetizzandosi con le macerie di quella che era la sua casa. In quella occasione voleva affermare la forte relazione tra l'ambiente e l'identità, e come la distruzione dei luoghi portasse anche alla scomparsa della persona.
Quella prima foto gli ha fornito lo strumento per dare voce alle sue idee. L'arte di Liu è infatti un'arte fortemente impegnata, che vuole parlare all'osservatore sui temi dell'oggi.
Liu suddivide le sue performance in due momenti: la scelta del posto e la successiva mimetizzazione. Sebbene il processo di colorazione sia lungo e fisicamente impegnativo, dal momento che richiede che l'artista sia immobile mentre gli assistenti lo pitturano, è individuare il punto dove posizionarsi la cosa più difficile. È dalla relazione con l'ambiente che emerge il messaggio.
Perciò mimetizzarsi con il mucchio di legname di una fabbrica diventa funzionale per criticare il rapporto tra uomo e natura, mentre fondersi con famose opere d'arte diventa un invito a discutere della connessione tra persone ed arte.
Pur sentendosi un artista cinese, Liu parla ormai a tutti, suggerendo che la presenza dell'uomo nel mondo è meno scontata e semplice di come possa apparire.