
La notizia si inserisce in un percorso iniziato nel 2017, con l'annuncio della partnership tra l'OCA ed Alisports, la divisione Alibaba che promuove gli sport elettronici, e proseguito con l'esordio degli eSports come sport dimostrativo durante i Giochi Asiatici di Jakarta 2018

In quell'occasione gli atleti si erano confrontati in sei giochi (Arena of Valor, Heathstone, League of Legends, Starcraft II, Clash Royale e Pro Evolution Soccer 2018), con buoni risultati della Cina. Il paese aveva portato a casa due ori, mentre Indonesia, Corea del Sud, Hong Kong e Giappone uno ciascuno.
La decisione era perciò attesa, sebbene abbia incontrato delle resistenze. I giochi erano assenti nella lista iniziale degli sport da medaglia di Hangzhou, e sono stati aggiunti dopo che la comunità dei giocatori ha lanciato una petizione in tal senso.

Con l'inclusione degli eSports sale a 40 il numero degli sport ufficiali di Hangzhou 2022. Tra questi è presente anche la breakdance, che è stata compresa tra le discipline delle Olimpiadi di Parigi 2024.
Le Olimpiadi sono il prossimo traguardo a cui guarda la comunità dei giocatori di videogames. Il Comitato Olimpico Internazionale ha fatto aperture in questo senso, affermando di vedere un grande potenziale per incorporare giochi elettronici che simulano gli sport tradizionali, compreso l'uso della tecnologia della realtà virtuale o aumentata.
Ha tuttavia frenato in merito ad altri sport, spostando l'attenzione dai giochi ai giocatori, e dicendo che al centro del discorso dovrebbero esserci i benefici degli sport, piuttosto che gli sport stessi. L'esordio degli eSports ai Giochi Asiatici di Hangzhou 2022 potrebbe tuttavia cambiare le cose.