Il governo cinese ha annunciato l'intenzione di potenziare la formazione universitaria nell'ambito della medicina estetica.
Secondo la notizia apparsa sul sito web istituzionale, il Ministero dell'Istruzione starebbe valutando quattro proposte:
- istituire “Medicina estetica” come disciplina di secondo livello nell'ambito della disciplina “Medicina”,
- inserire la medicina estetica come una specializzazione nei curricula universitari,
- creare una base di formazione standardizzata per i professionisti del settore,
- migliorare il sistema di esame per i medici curanti sul campo.
La notizia è stata accolta con entusiasmo da molti netizen. Gli utenti di Weibo hanno fatto andare in tendenza gli hashtag relativi, affermando che l'incremento della qualità dei medici di medicina estetica aumenterebbe il livello professionale del settore riducendo gli incidenti. Inoltre, molti hanno apprezzato la possibilità di ricevere gli interventi che desiderano in patria.

Gli operatori del settore hanno invece sollevato delle perplessità. Secondo loro non è corretto proporre la medicina estetica come una disciplina di secondo livello, in quanto richiede competenze di medicina clinica. Non a caso negli anni '90 pochissime università in Cina hanno offerto specializzazioni universitarie in medicina estetica, e quelle che lo hanno fatto non hanno avuto successo: l'assenza di basi teoriche di base negli studi universitari degli studenti ha infatti impedito loro di trovare stage o lavori.