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Cina: proteste contro le restrizioni Covid per i suoi cittadini

di Redazione pubblicato il 3 Gennaio 2023

La Cina ha espresso forte dissenso per le restrizioni imposte ai suoi cittadini in seguito alla pandemia di COVID-19. Il governo cinese ha criticato duramente le misure adottate da alcuni paesi che hanno impedito l'ingresso ai cittadini cinesi o che hanno imposto loro quarantene obbligatorie al loro arrivo.

In una conferenza stampa tenutasi martedì, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha dichiarato che tali misure sono “discriminatorie” e “non giustificate scientificamente”. Ha aggiunto che la Cina sta facendo del proprio meglio per controllare la diffusione del virus all’interno dei suoi confini e che le restrizioni imposte ai suoi cittadini sono ingiuste.

Le proteste cinesi arrivano in un momento in cui molti paesi stanno adottando misure sempre più severe per frenare la diffusione delle varianti del COVID-19. Negli ultimi giorni, diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Australia, hanno imposto divieti di viaggio o quarantene obbligatorie per i cittadini che arrivano dalla Cina.

Nonostante le proteste cinesi, molti esperti ritengono che le restrizioni siano necessarie per proteggere i paesi dalle nuove varianti del virus, che potrebbero essere più contagiose o resistenti agli attuali trattamenti. Tuttavia, c’è anche preoccupazione che le restrizioni possano alimentare la discriminazione nei confronti dei cittadini cinesi e rafforzare i pregiudizi anti-cinesi in tutto il mondo.

In ogni caso, è importante che i paesi lavorino insieme per affrontare la pandemia e che si impegnino a trovare soluzioni basate sulla scienza e non sulla discriminazione.

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